martedì 24 febbraio 2015

FABRIZIO CARNELUTTI Optical Game


Giallo, rosso, blu. Colori primari, ai quali aggiungere il nero. Colori incorniciati dai telaietti delle diapositive. Fabrizio Carnelutti ha fotografato i grandi della musica, dello spettacolo, della cultura, dello sport. In ogni diapositiva c’era un volto noto, una figura in posa. Ma il suo desiderio più grande è sempre stato quello di dipingere: mescolando, “non plus ultra” della soddisfazione, lavoro e passione. Ecco, allora, che quei cromatismi a smalto lasciati dapprima correre in libertà sulla tela si sono indirizzati al cuore di quei bianchi telaietti annullando di fatto ogni singolo scatto fotografico. Al posto dell’immagine, ecco materializzarsi il colore puro, minuziosamente pennellato. E altrettanto scrupoloso è l’ordine di queste caleidoscopiche diapositive: a decine, posizionate sulle tele una accanto all’altra; coi 4 colori che interagiscono fra loro, oppure si scorporano producendo sfumate composizioni monocromatiche. L’effetto, collegato con efficacia a quell’Optical Art nata negli Anni ’60 e sviluppatasi nei ‘70, innesca un giocoso rapporto attivo fra opera d’arte e spettatore. L’immagine “inganna l’occhio”: prende cioè a modificarsi a seconda di come chi la osserva si sposta nello spazio. Stefano Bianchi 

Fabrizio Carnelutti, apprezzato fotografo, negli Anni ’80 ha collaborato con prestigiose riviste come Chi, Sorrisi Canzoni TV, Tutto Musica & Spettacolo, Oggi, Gente. Ma siccome Fabrizio è uno che si appassiona e l’arte, per lui, vuol dire diversificare, ha preso tele, smalti, colori, si è messo a dipingere e non s’è più fermato. 
http://stores.ebay.it/pontixlartestorehttps://youtu.be/t20fNDeIveY